Morte del piccolo Mehmed, al padre è stato contestato il reato di tortura. Si tratta del primo episodio in Italia. La sentenza dei giudici potrebbe fare la storia della giustizia italiana.
Il padre del piccolo Mehmed è accusato anche di tortura. Si tratta del primo caso in Italia. Il caso di cronaca risale allo scorso 22 maggio e riguarda la morte del bimbo di appena due anni, picchiato a morte dal papà. e gli inquirenti avevano concentrato i propri sospetti sul padre del bimbo.
Morte Mehmed, il padre accusato di tortura
Nella comunicazione stilata al termine delle indagini da parte delle autorità, il pm Giovanna Cavalleri ha menzionato tra le accuse mosse al padre di Mehmed l’omicidio volontario, i maltrattamenti e la tortura.
Si tratta del primo caso in cui in Italia viene contestato il reato di tortura per episodi avvenuti fuori dalle carceri o in sedi della polizia o in campi di detenzione per i migranti. per la prima volta il reato viene contestato in un caso di violenza domestica.
La tortura contestata nell’ambito di violenze domestiche: il primo caso in Italia
L’accusa sarebbe giustificata dal fatto che Aljica Hrustic, ragazzo di venticinque anni di Firenze ma di origine croata, avrebbe maltrattato il figlio di due anni solo per soddisfare la propria crudeltà provocando dolore e sofferenza fisica e psicologica al piccolo. Questo atteggiamento, oltre che dalle ferite e dalle contusioni sul corpo del bimbo, sarebbe testimoniato anche dalle ustioni rintracciate sulla pianta dei piedi di Mehmed.
Nessuna contestazione penale alla madre del piccolo
L’uomo, alla luce dei capi di accusa e delle aggravanti, rischia la condanna all’ergastolo. Per la madre del piccolo Mehmed invece non sono state mosse contestazioni a livello penale. La donna risulta vittima di maltrattamenti da parte del convivente.